giovedì 25 febbraio 2016

Lettera di Seneca a Lucilio

Comportati così, Lucilio mio, rivendica il tuo diritto su te stesso e il tempo che fino ad oggi ti veniva portato via o carpito o andava perduto, raccoglilo e fanne tesoro. Convinciti che è proprio così, come ti scrivo: certi momenti ci vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento. Ma la cosa più vergognosa è perder tempo per negligenza. Pensaci bene: della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto.
Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo, e alla sua giornata, che capisca di morire ogni giorno? Ecco il nostro errore. Vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata. Dunque, Lucilio caro, fai quel che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente. Tra un rinvio e l’altro la vita se ne va.
Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro. La natura ci ha reso padroni di questo solo bene, fuggevole e labile: chiunque voglia può privarcene. Gli uomini sono tanto sciocchi che se ottengono beni insignificanti, di nessun valore e in ogni caso compensabili, accettano che vengano loro messi in conto e, invece, nessuno pensa di dover niente per il tempo che ha ricevuto, quando è proprio l’unica cosa che neppure una persona riconoscente può restituire.


Cumino: If This Turns Green

lunedì 22 febbraio 2016

Sacrifici

Intendo privarmi solo di ciò che per me non ha Significato.


The Smashing Pumpkins: The Crying Tree of Mercury

lunedì 15 febbraio 2016

Ed è subito Sera

Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di Sole: ed è subito sera.
Salvatore Quasimodo


The Chameleons: Intrigue in Tangiers

mercoledì 10 febbraio 2016

Dicerie

Chi dice che il destino non esiste, lo fa perchè ancora non l'ha incontrato. Tranquilli: è solo una questione di tempo.

  
Hilmar Örn Hilmarsson: Charon

venerdì 5 febbraio 2016

Sorprese

Non so se sia un bene o un male trovare le proprie illustrazioni usate come avatar e distribuite come wallpapers su forum e siti web stranieri. Ovviamente io non ne sapevo nulla e non ho dato nessuna autorizzazione. Non so se devo sentirmi defraudata del mio lavoro o se ridere per essere stata "taroccata dai cinesi". La seconda opzione mi mette più di buonumore, quindi la scelgo. :)

Il secondo wallpaper da sinistra è l'illustrazione che avevo realizzato per un racconto di Gianfranco Nerozzi.


♫ Rammstein: Du Hast

martedì 2 febbraio 2016

Libra

La confusione emotiva precede sempre un chiarimento,
con noi stessi e la nostra storia.
Più la confusione è grande, più nitida sarà la risposta.
E' in ciò che sta lo spaventoso equilibrio delle cose.
(image: Damon Hellandbrand Zodiac, "Libra")


♫ Project Pitchfork: The Circus

lunedì 11 gennaio 2016

Goodbye, Starman

Mi piace pensare che sia tornato sul pianeta da cui è arrivato a noi. L'uomo che cadde sulla terra. Ho letto il libro più volte, visto il film. E l'uomo che cadde sulla terra non poteva essere altri che Lui. 
Buon ritorno a casa. 


♫ David Bowie-NIN: Hurt

giovedì 24 dicembre 2015

Buon Natale

"Oramai il Bambinello era finito e, fresco di colore e così rosa e chiaro, pareva che brillasse in mezzo alla enorme mano scura di Peppone. Peppone lo guardò e gli parve di sentir sulla palma il tepore di quel piccolo corpo.
E dimenticò la galera. Depose con delicatezza il Bambinello rosa sulla tavola e don Camillo gli mise vicino la Madonna.
«Il mio bambino sta imparando la poesia di Natale» annunciò con fierezza Peppone. «Sento che tutte le sere sua madre gliela ripassa prima che si addormenti. È un fenomeno.»
«Lo so» ammise don Camillo. «Anche la poesia per il Vescovo l'aveva imparata a meraviglia.»
Peppone si irrigidì. «Quella è stata una delle vostre più grosse mascalzonate!» esclamò. «Quella me la dovete pagare.»
«A pagare e a morire si fa sempre a tempo» ribatté don Camillo. Poi, vicino alla Madonna curva sul Bambinello, pose la statuetta del somarello. «Questo è il figlio di Peppone, questa la moglie di Peppone e questo Peppone» disse don Camillo toccando per ultimo il somarello.
«E questo è don Camillo!» esclamò Peppone prendendo la statuetta del bue e ponendola vicino al gruppo.
«Bah! Fra bestie ci si comprende sempre» concluse don Camillo.
Uscendo, Peppone si ritrovò nella cupa notte padana, ma oramai era tranquillissimo perché sentiva ancora nel cavo della mano il tepore del Bambinello rosa.
Poi udì risuonarsi all'orecchio le parole della poesia, che oramai sapeva a memoria. "Quando, la sera della Vigilia, me la dirà, sarà una cosa magnifica!- si rallegrò. - Anche quando comanderà la democrazia proletaria le poesie bisognerà lasciarle stare: Anzi, renderle obbligatorie!"
Il fiume scorreva placido e lento, lì a due passi, sotto l'argine, ed era anch'esso una poesia: una poesia cominciata quando era cominciato il mondo e che ancora continuava. E per arrotondare e levigare il più piccolo dei miliardi di sassi in fondo all'acqua, c'eran voluti mille anni. E soltanto fra venti generazioni l'acqua avrà levigato un nuovo sassetto. E fra mille anni la gente correrà a seimila chilometri l'ora su macchine a razzo superatomico e per far cosa? Per arrivare in fondo all'anno e rimanere a bocca aperta davanti allo stesso Bambinello di gesso che, una di queste sere, il compagno Peppone ha ripitturato col pennellino."


Giovannino Guareschi.


♫ Tori Amos: Icicle

mercoledì 9 dicembre 2015

Del non Credere

Non credere al caso significa avere il potere di attribuire un significato a quello che ci accade. E' nell'assenza di significati che la vita perde il proprio.



♫ Franco Battiato: Invito al Viaggio

mercoledì 11 novembre 2015

Pianti

Alcune persone piangono non perchè siano deboli, ma perchè sono state troppo forti per troppo tempo. Ma altre sono prefiche di professione.


♫ Niravana: Come As You Are