Io il dolore l’ho affrontato con un camice da sala operatoria, di quelli che ti lasciano il culo scoperto.
Per dodici ore.
Ed ero senza morfina.
Aveva un epicentro: partiva, ti smontava in onde.
Quando arrivava allo stomaco diventava un pugno, te lo strizzava fino a farti piangere bile dalla bocca.
Verde.
E poi più su, a bruciarti le sinapsi.
Dodici ore di ondate così. Di bile e cervello fuori uso.
Io non so che dolore conoscete voi.
Quello che conosco io non ti dà nemmeno il tempo di scegliere il guardaroba.
Se per tempistica puoi prepararti, la sera prima, lo fai come ci si prepara a un sacrificio umano.
All'attraversare una soglia.
Una personale Aquila Franca.
Poi, se volete, potete anche mettervi una goccia di Chanel numero 5.
Ma ci sta con certi tipi di dolore.
A quello che ho visto in faccia io non gliene frega un cazzo.